SIGNIFICATO CLINICO
La proteina C, potente inibitore della coagulazione, è una proteina vitamina K dipendente, sintetizzata dal fegato. L’attivazione della PC avviene ad opera della trombina in presenza del cofattore endoteliale trombomodulina; la sua attivazione viene accelerata dal Fattore V ed effettivamente si può verificare un fenomeno di “resistenza” alla PC attivata dovuta ad una mutazione genetica del Fattore V (fattore V di Leiden).
La PC esercita la sua azione anticoagulante degradando i fattori V e VIII attivati in presenza del cofattore Proteina S.
Tassi diminuiti della PC possono essere acquisiti (insufficienza epatica, tumori, coagulazione intravascolare, decorso post-operatorio) o congeniti (trasmissione autosomica dominante). Una carenza di PC può essere responsabile di fenomeni tromboembolici.
INDICAZIONI CLINICHE
Malattia tromboembolica.
TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.
VALORI DI RIFERIMENTO
Femmine: 70-130%
Maschi: 70-130%
NOTE
In corso di terapia anticoagulante il tasso può scendere a valori del 28-60%. Tassi aumentati non hanno attualmente significato patologico.